In una società come la nostra è davvero importante avere un’autostima solida? Questa non è l’unica domanda che ci poniamo, ci chiediamo anche: come si fa a far crescere l’autostima? Su cosa si basa? quando si sviluppa?
È SOLO QUESTO CHE CI CHIEDIAMO: L’importanza dell’autostima?
Prima di rispondere a tutte le domande che ci poniamo nel corso della nostra quotidianità, non solo rivolte a noi in quanto adulti, professionisti, lavoratori, genitori, amici, moglie e mariti, ma anche rispetto ai nostri figli nei quali viene spesso riscontrata, soprattutto in ambito scolastico e sportivo, da docenti e allenatori una bassa autostima.
Io partirei dal rispondere a una domanda diversa: “Cos’è e come si struttura la stima di sé?”.
Solo dopo aver capito di cosa stiamo effettivamente parlando andremo a vedere se è davvero così importante, su cosa si basa e quando si sviluppa. Concluderemo il nostro articolo entrando nel merito dei sintomi e quali sono i comportamenti da evitare per non minare la nostra autostima.
PRONTI PARTENZA VIA…GODIAMOCI QUESTO TOUR TRA GIUDIZI, STRATEGIE COGNITIVE E COMPORTAMENTI DA EVITARE!!
DOMANDA NUMERO UNO: Cos’è e come si struttura la stima di sé?
Non è semplice definire il significato di autostima in quanto si tratta di un concetto che ha un’ampia storia
di elaborazioni teoriche. Una definizione condivisa potrebbe essere la seguente:
“Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di sé stesso”
Tuttavia, una prima definizione del concetto di autostima si deve a William James che la concepisce come il risultato che scaturisce dal confronto tra i successi che l’individuo ottiene realmente e le aspettative in merito ad esse.
Alcuni anni dopo l’autostima viene definita come un prodotto che scaturisce dalle interazioni con gli altri e che si crea durante il corso della vita come una se fosse un riflesso di ciò che le altre persone pensano di noi.
L’autostima si struttura all’interno della famiglia grazie a un’educazione corretta ed equilibrata cioè non eccessivamente critica e poco gratificante. Si forma durante l’infanzia e l’adolescenza nel rapporto con i coetanei ed è minata o arricchita dagli eventi della vita che possono essere avversi o meno. Tutti questi sono fattori che possono minacciare lo sviluppo di un’autostima sana, condizionando la considerazione che abbiamo di noi stessi, i nostri comportamenti e le nostre scelte di vita.
Infatti, l’autostima è la base per realizzarsi sia in campo professionale che relazionale. È ciò che fa nascere sogni e progetti e ci aiuta a non mollare mentre cerchiamo di realizzarli.
DOMANDA NUMERO DUE: Quando si sviluppa l’autostima?
L’autostima si costruisce fin dai primi anni di vita. Essa è il valore che ogni soggetto attribuisce a sé stesso tramite i rimandi di persone significative. I bambini con bassa autostima sono coloro che hanno sperimentato qualcosa che ha fatto interiorizzare loro il fatto che non sono all’altezza.
Tale valore non è preesistente ma si costruisce mediante i rimandi che le persone significative (genitori, fratelli, nonni, parenti frequentati abitualmente) danno al bambino. In sintesi, l’idea di sé stesso viene plasmata dalle informazioni che egli riceve su di lui dall’esterno.
Chi sono i bambini e quindi i futuri adulti con bassa autostima?
Sono coloro che hanno sperimentato qualcosa che ha fatto interiorizzare loro il fatto di non essere all’altezza.
In genere, si riscontra in bambini in cui lo stile di attribuzione degli eventi è centrato su sé stessi e, conseguentemente, le cause di ciò che accade intorno a loro vengono ricercate all’interno della persona stessa. Ricorda, inoltre, che buona parte dell’infanzia è caratterizzata da un tipo di pensiero definito “egocentrico”.
Il bambino coinvolge sé stesso in tutti gli accadimenti che lo circondano, spiegando fenomeni di varia natura con l’intervento della sua volontà, incapace di cogliere la differenza fra il proprio pensiero e quello altrui. Si tratta di una tappa assolutamente normale dello sviluppo, tuttavia è bene tenere presente che il bambino utilizza le informazioni in suo possesso, per quanto frammentarie ed incomplete, conferendo loro un significato assoluto che può giocare a suo svantaggio quando si tratta di interiorizzare esperienze positive sul proprio sé.
DETTO QUESTO POSSIAMO PASSARE ALLA DOMANDA NUMERO 3
È davvero importante avere un’autostima solida?
La risposta è sì. L’autostima è la base per la realizzazione personale. Piacersi, avere fiducia nelle proprie capacità e nei propri mezzi, soprattutto in una società come la nostra, è necessario.
Quindi quali comportamenti dobbiamo evitare per non minarla?
Di seguito troverai alcuni comportamenti DA EVITARE per non nuocere alla tua autostima:
- Dipendere eccessivamente dalle opinioni altrui ed evitare di mettere costantemente in dubbio il nostro operato.
- Stare sempre sulla difensiva che segnala un volersi poco bene. Perché la mancanza di fiducia ci mantiene in costante stato di allerta e non ci consente di comprendere con chiarezza quello che la gente dice o chiede e spesso ci si adatta in modo passivo alle critiche aspettandosi sempre il peggio.
- Evitare i conflitti fingendo che vada tutto bene perché in questo modofacciamo aumentare la sensazione che la nostra opinione non conta e che quello che desideriamo non interessa a nessuno.
- Paragonarsi a tutti. Una comparazione non è negativa ma lo diventa quando si esagera.
- Considerare i propri successi una questione di fortuna
- Non osare mai ci fa vivere nel timore del fallimento preferendo così obiettivi facili piuttosto che rischiare un insuccesso per realizzare un sogno.
Come possiamo uscire fuori da questa ruota?
Per un numero sufficiente di successi ed emozioni positive dobbiamo rimboccarci le maniche e mettere in atto dei comportamenti differenti da quelli a cui siamo abituati e qui cito Albert Eistein che definisce follia:
“Ripetere fino alla nausea la stessa azione aspettandosi dei risultati diversi”.
In conclusione, se avremo il coraggio di cambiare, difficile ma assolutamente necessario, e di chiedere aiuto quando abbiamo la sensazione di non farcela da soli, la nostra vita ci sorprenderà. Vale la pena provarci!