NON PUOI FERMARE LE ONDE MA PUOI IMPARARE IL SURF (Jon Kabat-Zinn)

Gestire le emozioni: come fare?

Le emozioni sono come le onde, ci capitano e non possono venire generate a comando ma quello che possiamo fare è imparare a surfare.

Quando decidiamo di imparare, non creiamo emozioni ma una situazione in grado di modularle perché, pur avendo noi uno scarso controllo di esse, loro possono ampliare la nostra coscienza.

Dimostrazione del fatto che non abbiamo quasi nessun controllo diretto sulle nostre risposte emotive è che chiunque abbia provato a fingere un’emozione o è stato il destinatario di un’emozione finta, sa che il tentativo fallisce sempre; infatti, se provassimo a surfare un’onda finta, che quindi non esiste, quale sarebbe il risultato?

 Altro importante tema è: “cosa accade” una volta che abbiamo provato un’emozione?

Le emozioni, una volta che sono state provate, diventano l’impulso per comportamenti futuri. Dettano le azioni da fare all’istante e insieme ci aiutano a navigare verso mete lontane rischiando di metterci nei guai. Ad esempio, quando la paura diventa ansia, quando il fastidio lascia il posto alla rabbia o la rabbia all’odio, l’amicizia all’ invidia, l’amore all’ossessione o il piacere a una forma di dipendenza, è così che le emozioni cominciano a remarci contro ed è in questo momento che per andare avanti abbiamo bisogno di IGIENE emotiva.

Il nostro surfare tra le onde ci porterà a vedere come l’ansia, le fobie, gli attacchi di panico, nascono dai meccanismi inconsci del sistema della paura e a interpretare il counseling come un percorso per controllare le onde più alte.

Grazie al neurobiologo Joseph LeDoux, oggi sappiamo che i nostri meccanismi inconsci del sistema della paura, sono legati all’amigdala, che ha il ruolo fondamentale di sistema di allarme del cervello per far fronte all’emergenza. 

Tuttavia, si è fatta sempre più concreta l’ipotesi di un’amigdala che si attiva per stimoli emozionali, e alcune conferme importanti vengono da studi di laboratorio ma anche da pazienti con lesioni all’ amigdala.

Tutto questo dire, ci riporta tra le nostre onde.

L’emozione più grande: La Paura

Sicuramente in caso di pericolo la nostra amigdala ci protegge, così come ci protegge la nostra tuta da surfisti tra le onde fredde dell’oceano, ma per poter cavalcare l’onda senza annegare l’allenamento più grande tocca a noi per essere pronti a vivere la nostra vita senza essere ostaggio della nostra paura.

Infatti, ad esempio, se agli allenamenti di basket non avessi avuto paura di tirare a canestro, avrei sbagliato qualche tiro in più ma probabilmente avrei anche imparato una tecnica migliore, se al liceo non avessi avuto paura di confrontarmi, avrei avuto più discussioni ma anche più amici. Non dobbiamo aver paura di aver “paura” perché conoscerla meglio ci consente di vivere una vita libera da essa e in caso di pericolo possiamo contare sul nostro istinto e sulla nostra amigdala.

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